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La mia Storia

Sono cresciuto in un ambiente cattolico. Sentii il messaggio evangelico a 14 anni. Alla domanda 'cosa devo fare per essere salvato?' La risposta fu 'Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato'. Gli evangelici insegnano che una persona è salvata per sola fede, opere escluse.

A mio parere questo insegnamento era chiaramente sbagliato e pericoloso. Sbagliato, perchè San Giacomo dice che la fede senza opere è morta. Pericoloso perchè incoraggia ad una vita negligente inquanto una persona non è salvata per opere.

Mi interessai personalmente nello studio della Bibbia. A mia sorpresa scoprii che Giacomo si preoccupava di distinguere fra una vera fedee le sue contraffazioni. "A che serve, fratelli, se un uomo dice di aver fede ma non ha le opere? Può la sua fede salvarlo?" (Giacomo 2:11). Tale 'fede' è senza valore; non può salvare nessuno. La vera fede si riconosce dal frutto che produce.

La questione era questa: "Una persona è salvata per sola vera fede? O è salvata per fede più il merito delle sue buone opere?" La risposta della bibbia era chiara e sorprendente:"É per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinchè nessuno se ne glori; infatti siamo opera Sua essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le buone opere" (Efesini 2:8-10).

Salvati mediante la fede…non per opere! È incredibile: quella bibbia che enfatizza una vita santa e le buone opere è la stessa che dichiara che la salvezza non dipende dalle proprie opere. Il cristiano non dipende dalla sua bontà o sforzi, ma confida completamente in un` altra persona, nel Signore Gesù Cristo.

Quando la bibbia dice che siamo salvati 'non per opere', si riferisce ai nostri sforzi. Certo non significa che la salvezza sia un semplice affare. Infatti il lavoro della salvezza è cosi grande che nessuno potrebbe compierla ad eccezione di Dio stesso tramite suo figlio. Fu necessario che il figlio di Dio dalla sua eternità si umiliasse, diventasse un essere umano e morisse sulla croce. "Cristo ci ha riscattati (liberati) dalla maledizione della legge, diventando maledizione per noi (poichè sta scritto 'maledetto chiunque è appeso al legno')" (Galati 3:13).

Cominciai a capire che il pagamento per il mio peccato era il prezioso sangue che egli sparse e non il mio lavoro o pena. Certamente ecco perchè Dio vuole che io creda in lui.

Una domanda rimane: Perchè non compiere le buone opere? Immediatamente dopo aver affermato che siamo salvati 'non per opere', l'apostolo Paolo scrive che siamo salvati 'per compiere le buone opere'. Le buone opere sono il risultato, e non la causa della salvezza.

Oggi sono un cristiano evangelico sicuro di andare in paradiso. Ciò non è una presunzione in quanto non dipendo da me stesso tanto meno dalle mie opere; io confido in Gesù Cristo, sapendo che la sua morte sulla croce è un pagamento sufficiente per la mia anima e per tutti I miei peccati. Il desiderio della mia anima è di vivere una vita degna di colui che mi amò e diede se stesso per me.

Sono preoccupato per I cattolici (e altri) la cui vita è invasa dal peccato ma che ancora credono che alla fine andrà bene. Comunque la bibbia li avverte che la loro fede è morta e inutile a salvarli dall'inferno. D'altro lato sono inoltre preoccupato per quei cattolici devoti che hanno paura del giudizio di Dio, e fanno del loro meglio per meritarsi il suo perdono e la sua grazia. Dicono di credere in Gesù ma in realtà non è così perchè ancora si appoggiano sulla loro bontà e giustizia.

Voglio condividere la stessa buona notizia che udi da giovane perchè è il messagio della bibbia. Se vuoi essere salvato credi nel Signore Gesù e non confidare più in te stesso. Smetti di aggrapparti alla tua religione e con mani vuote ricevi il dono gratuito della salvezza. E poi, per il resto della tua vita, compi le buone opere in gratitudine al nostro benevolo e amoroso Padre.

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